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Fawn e Venison sono due gemelle identiche nell''aspetto, ma agli antipodi nel carattere. Quando  la sorella più ambiziosa, Venison, lascia Boston per trascorrere un anno a Santiago di Compostela dove svolgerà  la tesi in storia delle religioni, Fawn, prossima a diventare avvocato, ha il presentimento che qualcosa stia per cambiare inesorabilmente. Ed è quando, all''improvviso, passati alcuni mesi dal suo arrivo in Spagna, Venison sparisce nel nulla che la sorella, metodica, razionale e avversa ai cambiamenti decide di affrontare un lungo oscuro viaggio alla sua ricerca. Questo viaggio la porterà molto oltre le sue aspettative, riuscendo, suo malgrado, a scoprire  verità nascoste sulle origini della loro famiglia, viaggiando attraverso Spagna e  Francia sullo sfondo di due  grandi e misteriosi santuari, Santiago e Rocamadour.

DALLA PREFAZIONE di Daniela Cattani Rusich
Dare una definizione al romanzo di Stefania Faraldi Orengo è come cercare di conferire un’immagine precisa a un puzzle che va costruito tassello per tassello; un puzzle, in questo caso, magicamente incastrato e perfettamente riuscito.
La storia di due gemelle di Boston, diversissime nel carattere ma legate da una profonda e quasi genetica forma di telepatia, assume risvolti inaspettati quando una delle due parte alla volta di Santiago de Compostela insieme al professore universitario Javier Cardoso.
L’autrice, abile architetto di una struttura narrativa complessa ma di ammaliante lettura, intreccia le affascinanti storie del “Campo di stelle” e del castello di Rocamadour alle vicende di due protagoniste molto particolari e ad altrettanti intriganti personaggi, i quali tengono col fiato sospeso il lettore per la loro natura ambigua, che solo alla fine sarà svelata.
 Suspense, tensione, ricerca, incubi e misteri, oltre alla disperata ricerca della verità, costelleranno l’avventuroso viaggio della tranquilla e razionale Fawn, conducendola - suo malgrado - verso la scoperta del proprio destino.
È stato un vero privilegio trovarmi tra le mani questo diamante grezzo di valore, fino a vederlo brillare in tutto il suo splendore e nelle sue infinite sfaccettature.

Le 7 porte potrebbe essere definito un noir storico e in parte fantasy, con una vena mistico-sovrannaturale. A me piace chiamarlo mistery, perché tutta la storia gira intorno a enigmatici segreti che si fanno via via più fitti nel corso della narrazione, fino ad arrivare a un culmine di grande impatto e a un finale sorprendente.
L’intreccio narrativo si dipana con naturalezza, originalità e maestria; lo studio e l’impegno che stanno dietro a questo libro sono indice di professionalità, oltre che di un innato talento narrativo.
Di primo acchito, alcuni potranno accostare il filone in cui si muove Stefania a quello del più famoso Dan Brown, il che non sarebbe affatto male per una giovane autrice italiana e ci farebbe soltanto piacere. In realtà, una differenza importante c’è e consiste nello stile/tocco femminile - lieve ma graffiante, dettagliato ma dinamico - che è impresso come un marchio sulle pagine della sua pregevole opera prima. La sensitività, la tenacia, la percettività, la ricerca accurata ma sempre guidata dall’intuizione: sono queste le chiavi che porteranno Fawn ad aprire le “porte” sul mistero della sorella scomparsa e su un mondo fino allora sconosciuto.

Il romanzo di Stefania Faraldi Orengo non mancherà di emozionare e stupire il lettore per l’abilità della scrittura e il fascino della storia, poliedrica e avvincente, che sapientemente impasta ingredienti diversi rendendo questo libro unico nel suo genere.